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Riabilitazione cattivo pagatore

Riabilitazione legale e Cancellazione di Protesti, Insoluti, Ipoteche Giudiziali, Pignoramenti, Sequestri, Fallimenti, Procedure Concorsuali e Scritture Pregiudizievoli per l’accesso al credito

Molto spesso a causa di un banale disguido dovuto a fattori non voluti o imprevedibili, persone degne della migliore stima e fiducia, sia sul piano della moralità che su quello patrimoniale ed economico, si ritrovano rovinate a causa di un impegno alla cui scadenza non hanno potuto mantener fede per impedimenti, spesso inevitabili, dovuti alle più svariate cause.

Quando si tratta di scadenze relative a pagamenti, la conseguenza può essere il protesto o un atto giudiziale – o qualcosa di simile – e la prospettiva di vedersi respingere da parte di tutto il sistema creditizio, spesso per decenni, qualsiasi tipo di richiesta.

Oggi l’informatica non lascia scampo, nel senso che ogni atto pubblico di natura finanziaria viene automaticamente memorizzato in apposite Banche Dati (alle quali poi attingono tutte le altre, circa 300 in Italia) disponibili 24 ore su 24 a fornire informazioni a qualsiasi istituzione creditizia ne faccia richiesta. Questo sistema, se da una parte è ritenuto indispensabile per il settore creditizio, dall’altra taglia di netto le gambe a chi potrebbe camminare tranquillamente a testa alta, ma che invece si ritrova “paralizzato” a causa, spesso, di un banale disguido, come anzidetto.

Per le persone segnate da tali eventi, se interessate ad una qualsiasi operazione finanziaria, la ns. Società, avvalendosi di professionisti di prim’ordine (come ad es. ottimi avvocati e, se necessario, eccellenti commercialisti), assume incarichi per l’istruttoria di pratiche di riabilitazione legale in tutto il territorio nazionale, provvedendo nei casi consentiti, anche alla successiva cancellazione delle scritture pregiudizievoli, soprattutto per l’accesso al credito, conservate nella memoria delle Banche Dati che per prime hanno memorizzato l’evento e alle quali attingono tutte le altre.

Pertanto, se desideri informazioni, beninteso senza alcun impegno o spesa, sul ns. servizio di “Riabilitazione legale e Cancellazione di Protesti, Insoluti, Ipoteche Giudiziali, Pignoramenti, Sequestri, Fallimenti, Procedure Concorsuali e Scritture Pregiudizievoli per l’accesso al credito”

CRIF – CTC – EXPERIAN

Molte volte le banche procedono alla iscrizione nel nominativo dei propri clienti con procedure diverse da quelle previste dalla normativa di legge, così provocando un enorme pregiudizio ai malaugurati clienti i quali dopo un tale ingiusto innerimento del proprio nominativo non possono più accedere al mondo del credito, peggiorando maggiormente la loro posizione economica.

Quindi, ove ci sottoponiate le Vostre problematiche potremmo essere in grado di effettuare la Cancellazione dalle Banche Dati dei cattivi pagatori del proprio nominativo e nel caso vi siano protesti cancellazione del nominativo dal cosiddetto “Bollettino dei Protesti ” in modo da “ripulire” la propria situazione e di poter poi avere di nuovo la possibilità di ottenere dei finanziamenti.

Tutto quello che faremo verrà svolto con il più rigido e scrupoloso studio personalizzato della pratica, in seguito verranno azionate esclusivamente procedure consentite dalla legge a tutela dei mal capitati;

ove la procedura non si risolva in tempi celeri e stragiudiziali interesseremo il Giudice competente nelle sedi opportune per tutelare i buoni diritti dei nostri assistiti ingiustamente segnalati come cattivi pagatori;

potremo scegliere le seguenti strategie:
procedimento d’urgenza ex 700 c.p.c.;
procedimento ordinario con richiesta del risarcimento del danno;
procedimento presso il Garante della Privacy.

Frode con furto d’identità

Come tutelarsi tecnicamente e giuridicamente contro chi apre un finanziamento a nostro nome e poi ci fa trovare segnalati nelle banche dati dei cattivi pagatori?

La scoperta
Purtroppo la vittima scopre la frode con molto tempo di ritardo, quando già i principali danni si sono ormai verificati. E questo perché, nel momento in cui la banca invia le lettere di sollecito e di diffida per il mancato pagamento delle rate del finanziamento, tali missive vengono spedite a un indirizzo di residenza falso, diverso da quello della vittima, appositamente fornito dal criminale all’atto dell’apertura del prestito.

Così, alla fine, la scoperta della frode avviene quasi sempre quando il soggetto truffato si trova ad andare in banca per le più svariate ragioni: richiesta di un mutuo, rilascio di un libretto assegni, rifiuto di un finanziamento al consumo in un centro commerciale.

Nello stesso tempo, il malcapitato viene anche registrato nel Sic come la Crif.

Quando, generalmente, si viene segnalati al Crif?

Nei Sic confluiscono tutte le informazioni oggettive raccolte dagli istituti di credito, relativamente ai finanziamenti richiesti e ottenuti da consumatori e imprese. Quindi, propriamente, i Sic, come quello gestito da Crif non sono archivi di cattivi pagatori, poiché contengono sia dati negativi – relativi a finanziamenti con rimborso non regolare – sia dati positivi, relativi a finanziamenti con rimborso regolare, che nello specifico rappresentano il 95% delle posizioni registrate.

Affinché una richiesta di finanziamento o un finanziamento già erogato venga segnalato nel Sic, comunque, è necessario che:
1. il soggetto segnalato, se consumatore, abbia ricevuto l’informativa relativa al trattamento dei dati
2. abbia anche prestato il proprio consenso preventivo all’atto della concessione del finanziamento medesimo.

Invece, per quanto riguarda le segnalazioni di informazioni negative, come i finanziamenti con ritardi nei pagamenti, non c’è invece bisogno, ai fini della segnalazione nei Sic, del consenso del debitore, ma solo della preventiva informativa a quest’ultimo da parte dell’istituto di credito segnalante.

Qual è la procedura per cancellarsi in caso di frode?

Nel caso vi accorgiate di essere stati vittima di un furto d’identità o di una frode creditizia è ovviamente vostro diritto chiedere la cancellazione dei vostri dati dalla Crif. È indubbio che ciò comporterà, per voi, dei disagi, ma il risarcimento del danno potrà sempre essere chiesto al criminale, qualora venga individuato, nel corso del processo penale, costituendosi parte civile. Inoltre, se la banca ha delle responsabilità per mancata diligenza nel controllo della documentazione, anche quest’ultima non sarà esente da condanne. A tal fine è sempre necessaria la guida di un legale.

La prima cosa da fare, però, non appena avete preso coscienza della frode a vostro danno, è di recarvi alla Procura della Repubblica o alla Stazione dei Carabinieri più vicina e presentare una denuncia-querela. Una copia, poi, dovrà essere presentata, nel più breve tempo possibile, alla banca o alla finanziaria che ha erogato il finanziamento.

A questo punto dovrebbe essere l’istituto di credito o la finanziaria a comunicare “l’errore” alla Crif e chiedere la cancellazione del rapporto di credito e il nominativo della vittima. Poiché, però, l’urgenza delle banche non è mai quella del consumatore, quest’ultimo può già provvedere autonomamente, in via immediata, a inviare una comunicazione alla Crif, ordinando la cancellazione, senza alcun costo, dei propri dati. A tal fine, dovrà utilizzare l’apposito modulo scaricabile sul sito, al quale deve essere allegata copia della denuncia e nel quale vanno inseriti i dati personali e i dati del finanziamento oggetto di truffa. Crif effettuerà la cancellazione solo dopo aver sentito la banca e aver raccolto il consenso di quest’ultima.

Come fare per verificare la correttezza dei propri dati?

Come previsto dalla normativa, per conoscere i propri dati eventualmente presenti nel Sic gestito da Crif è sufficiente inviare un’istanza o compilare il modulo e seguire le istruzioni riportate sul sito di Crif, che è tenuta poi a fornire il riscontro entro 15 giorni dalla ricezione della documentazione completa, ovvero modulo di richiesta firmato e documenti identificativi.

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